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Bando marchi collettivi e di certificazione: al via le agevolazioni per i titolari

bando marchi collettivi e certificazione

Anche quest’anno si apre la possibilità di presentare domande di contributo per la promozione all’estero dei marchi collettivi e di certificazione.

Iniziamo con una breve e doverosa premessa su cosa siano questi segni distintivi prima di passare a descrivere le caratteristiche della misura agevolativa. Il marchio collettivo e il marchio di certificazione si caratterizzano entrambi per essere dei segni distintivi che possono essere utilizzati da più operatori economici secondo la disciplina di un regolamento d’uso.

Il marchio collettivo

Il marchio collettivo è un segno distintivo che serve a contraddistinguere prodotti o servizi di più imprese per la loro specifica provenienza, natura o qualità, svolgendo una funzione di garanzia del prodotto o del servizio secondo un disciplinare.

Il marchio collettivo è destinato ad essere utilizzati da una pluralità di imprenditori. Il titolare possono essere le persone giuridiche di diritto pubblico e le associazioni di categoria di fabbricanti, produttori, prestatori di servizi o commercianti, che svolgano la funzione di garantire l'origine, la natura o la qualità di determinati prodotti o servizi.  

Nel disciplinare devono essere previsti gli standard qualitativi previsti, i relativi controlli, le sanzioni e il soggetto deputato alla funzione di controllo.

Un marchio collettivo può consistere in segni o indicazioni che nel commercio possono servire per designare la provenienza geografica dei prodotti o servizi.  

Ricordiamo alcuni dei più famosi: Grana Padano, Prosciutto Di Parma, Parmigiano Reggiano, Pura Lana Vergine, Vetro Di Murano ….

Il marchio di certificazione

I marchi di garanzia o certificazione sono un nuovo tipo di marchio introdotto nel 2019 (d.lgs. 20 febbraio 2019, n. 15) il cui scopo è certificare determinate caratteristiche dei prodotti e dei servizi (ad esempio la qualità), secondo uno specifico regolamento d’uso.

Un marchio di garanzia o certificazione italiano può essere usato anche per certificare l’origine geografica di prodotti e servizi è però necessario fare attenzione in caso di volontà di estendere all’estero il marchio in quanto il marchio di certificazione dell’Unione Europea non lo consente.

Alcuni esempi di marchi di certificazione ECOLABEL, TÜV SUD e altri sono adottati principalmente dalle società di certificazione.

Qual è la differenza fra marchio di certificazione e marchio collettivo?

La differenza sostanziale fra marchio di certificazione e marchio collettivo riguarda i soggetti legittimati alla registrazione: i soggetti che non sono costituiti in forma associativa, o lo sono ma non aderiscono al principio della “porta aperta”, non possono registrare il marchio collettivo ma possono registrare il marchio di certificazione.


Bando marchi collettivi o di certificazione 2023 

Fino al 23 gennaio 2024 i titolari di marchi collettivi o di certificazione possono presentare domanda per l’accesso alle agevolazioni finalizzate a promuovere iniziative di promozione all’estero del marchio. 

Oggetto dell’agevolazione è la realizzazione di un progetto di promozione all’estero di un marchio collettivo o di certificazione, già registrato.

Il progetto deve prevedere, a pena di inammissibilità, la realizzazione di almeno due delle seguenti INIZIATIVE finalizzate alla promozione del marchio:  

  • FIERE E SALONI INTERNAZIONALI. Si intendono ricomprese anche fiere e saloni internazionali svolti in modalità “virtuale” su piattaforme digitali;

  • EVENTI COLLATERALI ALLE MANIFESTAZIONI FIERISTICHE INTERNAZIONALI. Si intendono ricompresi anche eventi di intrattenimento/informazione come serate a tema, degustazioni, ecc. che si svolgano in location diverse dagli spazi fieristici ma in concomitanza dello svolgimento della fiera;

  • INCONTRI BILATERALI CON ASSOCIAZIONI ESTERE. Si intendono ricompresi anche incontri che abbiano luogo in Italia o all’estero, oppure su piattaforme digitali, non necessariamente legati a fiere e saloni;

  • SEMINARI IN ITALIA CON OPERATORI ESTERI E ALL’ESTERO. Si intendono ricompresi anche seminari di natura divulgativa aperti ad imprese e consumatori svolti anche su piattaforme digitali;

  • AZIONI DI COMUNICAZIONE SUL MERCATO ESTERO, ANCHE ATTRAVERSO GDO E CANALI ON-LINE. Si intendono ricomprese anche campagne pubblicitarie su stampa estera e on-line, corner presso punti vendita GDO esteri, ecc.

  • CREAZIONE DI COMUNITÀ VIRTUALI A SUPPORTO DEL MARCHIO.

Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisizione dei servizi specialistici esterni comprovate da titoli di spesa emessi a far data dal 2 ottobre 2023 riferite ad almeno due delle iniziative oggetto dell’agevolazione.

L’agevolazione è concessa nella misura del 70% delle spese valutate ammissibili.  

L’importo massimo dell’agevolazione in favore di ciascun soggetto beneficiario non può superare 150.000,00 euro.

È possibile presentare una sola domanda di agevolazione per ciascun marchio collettivo o di certificazione registrato. 

Non è possibile presentare una domanda per un importo di agevolazione inferiore a 20.000,00 euro. 

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a euro 2.365.389,00.

 

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