I bandi del Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT) ogni anno sostengono le PMI
con agevolazioni che mirano a favorire la valorizzazione e gli investimenti in diritti di proprietà industriale.
Queste misure strutturali partono dall’assunto che gli investimenti in intellectual property (IP) rappresentano un enorme opportunità di crescita per le piccole medie imprese.
Uno studio dell’Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) ha dimostrato che le PMI che investono in Proprietà Intellettuale registrano un fatturato per addetto maggiore del 68% rispetto alle imprese che non hanno titoli IP.
Le imprese che intendono avvalersi dei bandi MIMIT devono prepararsi per tempo in quanto per l’accesso ai bandi sono richiesti requisiti che richiedono mesi per il loro ottenimento.
È il caso del bando Marchi + destinato ad imprese che investono nella tutela dei propri segni distintivi depositando marchi dell’Unione Europea o Internazionali. È necessario che prima della presentazione della domanda di finanziamento i marchi dell’Unione Europea siano andati a registrazione e i marchi internazionali siano registrati o le domande pubblicate sul Bollettino.
La procedura di registrazione di un marchio dell’Unione Europea prevede, dopo il l’inoltro della domanda di registrazione e la sua pubblicazione, tre mesi di tempo entro i quali soggetti che si ritengono lesi dalla registrazione possano opporsi. Di conseguenza per arrivare a registrazione sono richiesti circa quattro mesi a condizione che nessuno presenti opposizione, in tal caso i tempi si allungano ulteriormente.
L’avviso circa i bandi MIMIT normalmente è datato luglio, i singoli bandi vengono pubblicati all’inizio di agosto con apertura degli sportelli alla fine di settembre/ ottobre.
Queste tempistiche fanno sì che le aziende che intendono usufruire di questo bando che, lo ricordiamo, rimborsa le spese fino al 90%, devono attivarsi tempestivamente.
Data la rilevanza degli investimenti in proprietà industriale anche per l’accesso a strumenti di finanza agevolata è necessario che l’azienda abbia consapevolezza e conoscenza dei temi della proprietà industriale e acquisisca una visione complessiva della propria performance in tale ambito.
In primo luogo, è necessario un esame obiettivo dell'azienda, la misurazione dello "stato di salute" per quanto riguarda l'individuazione e la gestione dei beni immateriali, la verifica dell'attitudine dell'azienda alla loro gestione.
L'individuazione di criticità nella gestione strategica consente di focalizzare l'attenzione sugli elementi che possono condurre alla adozione di una strategia nuova per effettuare e ottimizzare gli investimenti in marchi, brevetti, design.
Il nostro studio da sempre fornisce ai propri clienti suggerimenti per il miglioramento della conoscenza, protezione, gestione e valorizzazione dei beni immateriali di cui l’impresa dispone.
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