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La tutela dei marchi nel Metaverso

La tutela dei marchi nel Metaverso

Quanto è importante rendere il proprio marchio idoneo per l’impiego nello spazio virtuale?

Dal momento dell’introduzione, nel 2018, del neologismo Metaverso, ha preso vita una tendenza in continuo aumento, quella delle grandi o piccole identità imprenditoriali, di voler usare i propri marchi anche al di fuori dello spazio fisico, questo perché grande è la consapevolezza che si tratta di un nuovo mercato, potenzialmente ricco di opportunità di guadagno.

Non solo: le Commissioni di ricorso dell’EUIPO (European Intellectual Property Office) hanno definito che le imprese usano il mondo virtuale per promuovere i loro prodotti accrescendo il proprio marketing non solo a livello virtuale, ma anche reale.

Infatti, è stato riscontrato un aumento rilevante delle domande di registrazione di marchio UE per servizi virtuali dal 2021 al 2023 sono aumentate di 10 volte le domande di registrazione per prodotti e servizi virtuali.

Nel 2023 l’impennata ha subito un rallentamento, tornando a un livello più stabile, sicuramente perché inizia a esserci maggior consapevolezza di quando e se sia davvero importante registrare il proprio marchio anche per prodotti e servizi virtuali.

Ma come si tutela un marchio per l’impiego nel Metaverso?

Occorre precisare che la protezione dei marchi, come li conosciamo, si fonda sul principio di territorialità, ovvero sull’individuazione e definizione del territorio ma il Metaverso non ha confini fisici. Quindi l’analisi si fonda su come determinare l’uso di un marchio e parimenti determinare in modo corretto i prodotti e servizi da rivendicare.

Di fatto, si tratta di prodotti non fisici destinati a essere utilizzati nel mercato in quanto tali, attraverso piattaforme online e/o virtuali.

Per prodotto virtuale non si intende un prodotto finalizzato alla vendita, ma la rappresentazione virtuale del prodotto fisico.

Affinché un prodotto virtuale sia riconosciuto in quanto tale si intende un prodotto la cui commercializzazione interessa il prodotto virtuale in sé.

Infatti, uno dei maggiori problemi riscontrati nella registrazione di marchi per prodotti e servizi virtuali è la terminologia usata dagli utenti nelle rivendicazioni: nel momento in cui la lista dei prodotti e servizi non fornisce indicazione precisa l’Ufficio solleva delle obiezioni e ritarda la registrazione.

Rivendicazioni corrette sono quelle che seguono un glossario specifico, redatto dall’Ufficio, per definire concetti nuovi e delineare le caratteristiche dei prodotti virtuali.

Restano sempre validi i criteri secondo cui i prodotti e servizi, in base alla loro natura, scopo e funzione, devono comunque essere identificati con chiarezza e precisione, in modo che tutti gli operatori del mercato possano comprenderne l’ambito di tutela.

Quali sono i prodotti e servizi virtuali?

  • Servizi forniti attraverso piattaforme online/ambienti virtuali e fruibili nel mondo reale (es delivery)
  • Sevizi sviluppati al fine di emulare servizi fruibili nel mondo reale ma che restano nel mondo virtuale.
  • Servizi sviluppati per il mondo virtuali che non possono essere fruiti nel mondo reale (viaggi nel tempo).

Definire bene l’ambito di protezione del marchio non è utile solo per ottenere la registrazione, ma è importante per ottenere la difesa del marchio anche in caso di opposizione o attacco con istanza di nullità e decadenza.

Caso pratico di tutela di un marchio nel Metaverso 

Nel 2022 una società aveva riprodotto nel mercato digitale l’immagine di un calciatore della Juventus in associazione al marchio della nota squadra, avendo precedentemente ottenuto dal calciatore i diritti di utilizzare la sua immagine nel Metaverso.

La società in questione aveva venduto le cards nel Metaverso con un certo successo.

A questo punto la società Juventus, titolare dei diritti sui marchi ha promosso un giudizio in via d’urgenza per contestare questa azione ritenuta illecita.

In questo caso il Tribunale di Roma ha concesso alla Juventus la possibilità di far interrompere il commercio di questi NFT ove presente il marchio. Il fatto di aver negoziato i diritti all’immagine non era sufficiente per utilizzare i marchi: in ogni caso occorre l’autorizzazione del titolare dei diritti dei marchi.

Se stai pensando usare il tuo marchio anche nello spazio virtuale, fallo in modo sicuro, il nostro studio saprà assisterti e consigliarti la miglior strategia di tutela.

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